Altri romanzi (4)
Pater noster,
qui es in caelis,
sanctificetur nomen tuum…
Pagine: 181 - Prezzo: € 15,00
Casa editrice Il Foglio Letterario
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ISBN 9788876062827
Book trailer del libro realizzato da Matteo Gambaro
Descrizione del testo
Dodici versi scandiscono il ritmo del Padre Nostro, come rintocchi di una campana che accompagna l’ultimo viaggio di altrettante vittime.
Ogni verso della preghiera ispira un capitolo dell’antologia, e ci conduce da Padre Nostro fino al conclusivo Amen, passando attraverso omicidi, ricordi, ossessioni e follie.
I dodici racconti spaziano dal noir al fantastico, dal thriller all’intimista. Visti attraverso un velo di sangue e sopraffazione, i protagonisti mostrano un volto dai tratti sempre e comunque umani.
In essi riconosceremo cosa siamo o cosa potremmo essere: una vittima o un carnefice. Solo alla fine comprenderemo che appartenere all’una o all’altra categoria non dipende quasi mai dalla nostra volontà.
Elenco dei Racconti
Introduzione: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo – Andrea Borla – pag. 7
Piero Scacchi osservò la spoglia cappella del carcere per una decina di minuti, prima di scuotere la testa in un gesto di disapprovazione. Non aveva mai messo piede lì dentro.
Padre nostro – Simone Pazzaglia – pag. 17
Attraverso il parco con un vassoietto di pasticcini tra le mani. Sono qui perché ho deciso di festeggiare il compleanno con mia madre, ma ogni passo che mi conduce alla sua panchina è finto, impacciato, non mio.
che sei nei cieli – Valerio Biagi – pag.37
“La madre della mia ragazza è una donna stupenda”. Era questo lo strano, inconsueto pensiero che pervase la mia mente in un soleggiato pomeriggio di un sabato di maggio.
sia santificato il tuo nome, – Alessandro Napolitano – pag.44
Ho perso mia moglie sette mesi fa. Se l’è portata via il cancro. È successo tutto in fretta: ha sofferto il giusto per una donna di trentatré anni che dice addio a questo mondo, ma non troppo per vedere il dolore deturparle l’anima.
venga il tuo regno – Alessandro Del Gaudio – pag.57
Mio padre mi avrebbe voluto chirurgo, come lui. Mia madre avvocato. Sono le solite cose che si dicono, sembra il copione di tanti film in cui i genitori non sono mai contenti dei propri figli, ma è così, O almeno per me è stato così. Eleonora mi avrebbe voluto musicista, e anch’io.
sia fatta la tua volontà – Emiliano Maramonte – pag.72
Il bosco ti ha ingoiato. E adesso corri in preda al terrore. (…) Inciampi, annaspi, poi le mani tremanti cercano di aggrapparsi a qualcosa. (…) Le scarpe affondano nel fango gelido ed è come se bocche fameliche fatte di sabbia ti stessero risucchiando giù.
come in cielo così in terra. – Maurizio Cometto – pag.78
Prendo l’ampollina con l’acqua. Mi avvicino all’altare. Il Padre sporge il calice, mi fa versare dentro. Non lo guardo negli occhi, perché un po’ mi fa paura.
dacci oggi il nostro pane quotidiano – Laura Fidaleo – pag.88
“Tanto, chi se ne accorge che mi piacciono gli uomini?” devi avere pensato. Lo so perché conosco le tue parole, so esattamente come le userai ancora prima di scriverle.
rimetti a noi i nostri debiti – Alessio Gradogna – pag.103
Sono seduto in mezzo al bosco, con la schiena appoggiata a un albero che sta qui chissà da quanti anni. A non molta distanza da me, nel centro di una piccola radura, c’è un grande sacco di plastica. Verde. Ho il sospetto di conoscerne il contenuto, ma non ne sono certo.
come noi li rimettiamo ai nostri debitori – Fabio Lastrucci – pag.113
Dopo anni di assenza, spoglio di onori o trofei, Renaud di Colterèt tornava a casa. Faceva ritorno restituito da uno strano incantamento. Non aveva nessun ricordo, la memoria di nessuna battaglia. Sulla tabula rasa del suo passato era accompagnato da un unico pensiero: rivedere Arianna.
e non ci indurre in tentazione – Gordiano Lupi – pag.126
Dopo tanti anni la rivedo, finalmente. Gloria Guida è bella come sempre, bionda e altera nel portamento, volto dai tratti delicati, pelle chiara, fisico imponente e labbra carnose.
ma liberaci dal male. – Matteo Gambaro – pag.132
Hanno detto che era pazzo. Chi lo dice? I vicini sapevano ma hanno fatto finta di nulla. Tu che ne sai? Sta scritto sul giornale di oggi. I giornalisti sono tutti faziosi. Brutta razza. L’hanno detto anche in tivù! Oh, povero, povero ragazzo.
Amen – Andrea Borla – pag.140
Quando Piero Scacchi rimise piede nella cella, Carlos e il Professore lo stavano aspettando con impazienza. Le domande dei due compagni lo accolsero ancor prima che avesse il tempo di sedersi sul bordo del materasso. “Hai visto Don Michele?” chiese Carlos.
Apri il libro in una qualunque pagina e comincia da lì il viaggio della lettura
Pagine: 291 - Prezzo: € 15,00
Casa Editrice: Michele Di Salvo Editore
Curatore: Antonio De Simone
Copertina: Federica Nalin
ISBN 88-60330-22-X
Premessa
Cerchi è un’opera letteraria che si pone a metà tra la raccolta di racconti e il romanzo. I quindici capitoli che la compongono sono infatti costituiti da altrettanti racconti autoconclusivi, suddivisi in tre gruppi incentrati rispettivamente su passione, amore e morte. All’interno di ognuno dei gruppi ogni capitolo è caratterizzato da un elemento che lo lega sia a quello che lo precede che al successivo. Il risultato è una struttura circolare che porta dal primo al secondo, dal secondo al terzo e così via, ma che, arrivati all’ultimo, conduce nuovamente al punto di partenza.
In alcuni casi i collegamenti sono determinati da piccole e grandi storie, decisioni, pensieri, dettagli connessi gli uni agli altri che si inseguono, si scambiano di posto, giocano nuovi ruoli, si ricorrono, ma sempre procedono in cerchio. A volte il tempo scorre normalmente, altre sembra costretto a tornare indietro, o a fare grandi salti in avanti. Ogni evento, anche minimo, cerca una connessione con altri avvenimenti. I protagonisti, molto spesso, non se ne accorgono nemmeno.
Le tematiche affrontate (il sesso, l’amore e la morte) rappresentano, insieme con l’odio, i punti cardinali che orientano la vita dei personaggi che si muovono nel romanzo. La direzione tracciata da queste direttrici non è, tuttavia, scontata: nel cerchio dedicato al sesso è quasi assente la meccanicità dei gesti amorosi, l’amore non è presentato come un sentimento unicamente positivo, ma diventa anche ossessione e pregiudizio, e la morte non è soltanto legata agli eventi cruenti e drammatici che pesano sull'anima dei protagonisti.
Grazie alla presenza di collegamenti che legano i racconti dei diversi cerchi non è obbligatorio cominciare a leggere il libro dalla prima pagina: è possibile scegliere un capitolo a caso e cominciare da lì il viaggio della lettura.
Indice
Premessa – pag. 3
Cerchio primo - Il sesso – pag. 7
(Il professore, Il manichino, Il ladro, I genirori, I dirigenti)
Cerchio secondo - L’amore – pag. 101
(Cerchi, A teatro, La vittoria della sconfitta, Ossessione per Beatrice, Ambientazione: solito bar)
Cerchio terzo - La morte – pag. 213
(Stati di coscienza, Il direttore, Il regalo, Elda, La setta)
Nota dell’autore – pag. 287
Indice – pag. 291
Ascoltate l’assassino raccontare la sua storia e scoprite l’identità della vittima in un avvincente giallo al contrario!
Pagine: 162 - Prezzo: € 10,00
Casa Editrice: Tespi
ISBN 9 788896 070048
Copertina della prima edizione
La trama
I semi dell’odio sono piccoli e neri, come quelli del papavero. Un occhio poco attento potrebbe scambiarli per minuscoli sassolini o granelli di polvere attaccati gli uni agli altri. Non bisogna tuttavia farsi ingannare dalla loro apparente irrilevanza. In breve tempo si trasformeranno in piante rigogliose e forti, difficili da sradicare e pronte a generare altri semi.
L’odio genera altro odio, con una prolificità che batte di gran lunga quella dei conigli.
Piero Scacchi si ripete molto spesso questi concetti. Piero ha tanto tempo a sua disposizione, e può utilizzarlo per coltivare i pensieri che più lo aggradano. Deve scontare vent’anni di carcere per omicidio, e vent’anni sono davvero lunghi da far passare.Piero legge, riposa, dorme, parla con i compagni di cella, tutte occupazioni che lui definisce orizzontali. Quando un giorno si stufa di quel monotono susseguirsi di azioni sempre uguali decide che è venuto il momento di cercare qualcuno a cui raccontare per filo e per segno la sua storia.
All’inizio Piero pensa se sia il caso di presentarsi dallo psichiatra del carcere o di bussare alla porta del cappellano. Alla fine sceglie il primo dei due: Piero non è alla ricerca né del perdono né della redenzione, ma solo di qualcuno che lo aiuti a ripercorrere insieme i fatti che l’hanno visto protagonista e a scoprirne i lati ancora oscuri.
Personaggi principali
Piero: “Guardi, mettiamo subito le cose in chiaro: è vero che ho ucciso una persona, è vero che un tribunale mi ha riconosciuto colpevole e che mi ha condannato senza pensarci due volte, ma questo non significa necessariamente che sia impazzito. Se ho deciso di rivolgermi allo psichiatra della prigione è solo perché ho bisogno di parlare con qualcuno.”
Kym: “Non sto a raccontarle il groviglio di sentimenti che mi assale quando mi viene in mente il suo viso tondeggiante, la linea della bocca sempre pronta ad aprirsi in un sorriso, gli occhi a mandorla che sembrano scrutarti dentro. Sì, Kym è orientale.”
Franco: “Sembrava che riuscisse ad affrontare con più tranquillità una malattia che il dubbio di aver commesso un errore. Di fronte alle cose della vita reagiva con fermezza, cercando di prendere immediatamente il toro per le corna. Era la persona ideale per risolvere problemi o trovare la quadra di situazioni apparentemente inestricabili. Analizzava i casi più difficili con lucidità e agiva di conseguenza. Ma se doveva ammettere un proprio errore cedeva immediatamente al panico.”
Mario: “Non le ho ancora descritto il personaggio, vero? Magro da far paura, capelli rasati, anzi, la testa completamente pelata, occhi verdi, di una sfumatura liquida tendente al grigio. Non sono mai riuscito a immaginare Mario in nessun altro contesto al di fuori del mondo della tecnologia. Lo vedo sommerso in un negozio di elettronica, stretto tra scaffali di circuiti e valvole.”
Se dovessi raccontarlo a qualcuno comincerei proprio così:
io e Tatti ci siamo conosciuti alla fermata del 2, quella davanti a Mirafiori
Pagine: 286 - Prezzo: € 13,00
Casa editrice Il Foglio Letterario
Progetto grafico: Giulia Fasolo
Foto in copertina: Riccardo Tessitori
ISBN 987-88-76-06-05-95
Copertina della prima edizione
Capitolo 1bis non presente nella seconda edizione
La trama
Gli incontri che facciamo, anche quelli apparentemente più improbabili e casuali, danno senso al nostro tempo. Alcuni si portano dietro così tanta forza da riuscire a intromettersi negli equilibri delle nostre vite, spezzando e rimodellando quella che consideriamo la normalità.
Proprio uno di questi incontri diviene il punto di contatto tra mondi contrapposti, caratterizzati da modi diversi di affrontare la vita, le relazioni con le persone che ci circondano e il rapporto tra individuo e società. Questi temi si specchiano nel cammino quotidiano di sei personaggi alle prese con piccole e grandi scelte che li cambieranno in modo inaspettato, costringendoli a vivere la vita in prima persona.
E da un incontro può anche avere inizio una storia d’amore, sullo sfondo di una Torino colpita da ripetuti atti di terrorismo e lacerata da nuove e antiche tensioni sociali.
Il romanzo si sviluppa a partire da un incontro tra Tatti, una ragazza della contestazione, e Andrea, impiegato di uno studio di commercialisti. Questo incontro si inserisce nelle vite dei personaggi con tanta forza da riuscire a rimodellare i loro rapporti, da quello ormai finito tra Andrea e Giulia a quello in crisi tra Michele e Clio. Il libro segue il percorso di questi cambiamenti, che abbracciano tutti gli ambiti della vita, dagli affetti al lavoro, dal tempo al modo in cui ognuno di noi prende le proprie decisioni.
La narrazione si svolge in una Torino lacerata da nuove tensioni sociali che sembrano l’eco lontana degli scontri degli anni settanta. Il libro ha inizio alla fermata della linea 2, quella da cui scendono gli operai che si recano ogni mattina a Mirafiori. Ai nuovi contestatori si affianca un gruppo di terroristi che colpisce ripetutamente bersagli apparentemente poco significativi e fornisce lo spunto per una riflessione sul rapporto che lega individui e società.
Il romanzo è soprattutto un insieme di contrapposizioni: global e no global, i ragionamenti lineari di Giulia e il continuo tornare sui propri passi di Andrea, chi pensa di cambiare il mondo ricorrendo alla forza e chi si disinteressa della società perché crede di viverne al di fuori, le tensioni sociali degli anni ’70 e quelle dei giorni nostri, la diversa estrazione sociale dei personaggi (operai, impiegati, imprenditori, nuovi aristocratici).